Esempio di calcolo per il dimensionamento.
Impianti Trattamento Acque di Prima Pioggia In Continuo.
Gazebo S.p.A., di seguito illustra il dimensionamento di un sistema di trattamento in continuo delle acque meteoriche di dilavamento provenienti da un’area impermeabile avente superficie scolante complessiva di 4.000 mq in riferimento alla normativa vigente in materia.
Dal punto di vista normativo le acque di prima sono quelle corrispondenti, per ogni evento meteorico, ad una precipitazione
di 5 mm uniformemente distribuita sull’intera superficie scolante servita dalla rete di drenaggio.
Ai fini del calcolo delle portate si stabilisce che tale valore si verifichi in 15 minuti e si assume un coefficiente di deflusso per le aree impermeabili pari a 1.
Tali acque meteoriche, che defluiscono negli istanti iniziali di un evento meteorico, sono particolarmente cariche di sostanze inquinanti poiché svolgono un’azione di “lavaggio” delle superfici scoperte e dell’atmosfera, pertanto devono essere sottoposte ad uno specifico trattamento.
Il sistema di separazione è progettato per trattare in maniera statica, senza organi elettromeccanici, acque cariche di materiali decantabili, grassi/oli minerali non emulsionati ed idrocarburi.
Nel presente elaborato sono riportate le motivazioni proposte, la descrizione delle opere relative e quanto altro necessario per una esatta valutazione dell’impianto in oggetto.
Particolare cura nella progettazione è stata rivolta all’automazione dell’impianto stesso al fine di minimizzare gli interventi di gestione e manutenzione da parte dell’operatore.
Dati del progetto.
I seguenti calcoli idraulici sono stati redatti assumendo i dati di base forniti dal Committente e per quelli non specificati, secondo i parametri di progetto consigliati dalla moderna tecnica di depurazione.
Il dimensionamento del disoleatore è conforme alla norma UNI EN 858
Dati di progetto | Quantità | Unità di misura |
Superficie area impermeabile | 4.000 | m2 |
Natura scarico | Acque meteoriche 1a pioggia | |
Sistema di separazione | ||
Altezza precipitazione | 20 | mm/h |
Coefficiente udometrico | 50 | l/s x ha |
Coefficiente deflusso | 1 | adimens. |
Portata acqua piovana | 20 | l/s |
Volume utile vasca | 10,00 | m3 |
Normativa di riferimento (parametri scarico trattato: solidi sospesi, grassi e oli minerali, idrocarburi totali) |
tab. 3 all. 5 D. Lgs. 152/06 | |
Recettore allo Scarico | Corpo Idrico Superficiale | |
Idrocarburi totali in uscita | ≤ 5 | mg/l |
GENERALITÀ E SCHEMA DELL’IMPIANTO
Nel dimensionamento dell’impianto ci si è attenuti ai seguenti criteri generali di progettazione:
- giusta economia delle opere;
- assenza di energia elettrica impegnata;
- minimi costi di conduzione e di esercizio;
- giusta disposizione delle vasche prefabbricate per consentire economici futuri ampliamenti.
L’impianto progettato ha la specifica funzione di trattare in continuo le acque di pioggia che dilavano superfici scoperte al fine di smaltirle al recettore finale.
L’impianto è costituito da due vasche prefabbricate in C.A. in monoblocco, collegate tra di loro, e corredate di tutti i dispositivi necessari a realizzare i singoli comparti di trattamento.
Il 1° modulo prefabbricato denominato “SCOLMATORE” conterrà internamente le seguenti fasi di trattamento e/o i seguenti componenti:
- deviazione delle acque prima pioggia (cioè la frazione di pioggia di ogni evento meteorico pari ai primi 5 mm) per mezzo di soglia con stramazzo opportunamente dimensionata;
- immissione delle acque di 2a pioggia tramite tubazione di by-pass direttamente al recapito finale.
Il 2° modulo prefabbricato denominato “DISSABBIATORE-DISOLEATORE STATICO” conterrà internamente le seguenti fasi di trattamento e/o i seguenti componenti:
- decantazione del materiale sedimentabile che per effetto gravitazionale tende a depositarsi sul fondo delle vasche (fango, sabbie, morchie, ecc…);
- disoleazione statica di tutte quelle sostanze leggere oleose che tendono a galleggiare in superficie (grassi e oli minerali, idrocarburi non emulsionati);
- filtrazione a coalescenza dell’effluente allo scopo di bloccare eventuali particelle di oli, grassi o idrocarburi ancora in sospensione nelle acque;
- dispositivo di chiusura automatica dello scarico finale (otturatore a galleggiante tarato per liquidi leggeri) per impedire sversamenti accidentali di reflui non trattati.
PROCESSO IDRAULICO-DEPURATIVO
Il sistema di trattamento si articola in due fasi di trattamento:
- sedimentazione dei materiali decantati (sabbie e fango);
- separazione di oli e idrocarburi non emulsionati.
Il trattamento di separazione statica consente di ottenere, per gravità, la sedimentazione e la disoleazione delle particelle sospese di peso specifico differente da quello dell’acqua.
È una delle operazioni più diffusamente usate nel trattamento delle acque reflue per ottenere un effluente chiarificato.
Le acque meteoriche vengono selezionate nel pozzetto scolmatore (1° modulo) tramite una soglia tarata in base alla portata servita, pertanto le acque di 1a pioggia saranno convogliate al relativo sistema di trattamento in continuo.
Il manufatto dissabbiatore-disoleatore (2° modulo), è equipaggiato con deflettori in acciaio INOX AISI 304 collocati in ingresso e sulle posizioni di passaggio intermedie tra i vari comparti, per rallentare il flusso ed evitare il trascinamento dei materiali in sospensione in uscita.
Nel manufatto si otterrà quindi una sedimentazione delle frazioni solide (terre e sabbie, materiale fangoso in genere), che si depositano sul fondo sino al momento della pulizia delle vasche, e una fase di disoleazione in cui avverrà la separazione di oli e idrocarburi non emulsionati mediante flottazione in superficie.
Per una sicura ritenzione delle sostanze oleose sulla tubazione di uscita è inserito un dispositivo di chiusura automatica che, attivato da un determinato livello di liquido leggero accumulato, chiude lo scarico impedendo la fuoriuscita dell’olio.
Il dispositivo è azionato da galleggiante e calibrato per liquidi leggeri.
L’otturatore a galleggiante è fornito di filtro a coalescenza completo di cestello in acciaio inox AISI 304 per l’estrazione.
Tale filtro è costituito da poliuretano espanso a celle aperte finemente spaziate avente forma reticolare, resistente ai solventi, che può essere riutilizzato per lunghi periodi (è sufficiente un semplice lavaggio per ripristinare il suo potere filtrante).
Le migliaia di fibre finissime costituenti il filtro, intersecando il flusso dell’acqua, consentono di attrarre e trattenere le eventuali goccioline d’olio e contemporaneamente all’acqua depurata di defluire verso lo scarico finale.
Periodicamente le sostanze accumulate all’interno dei manufatti dovranno essere asportate e smaltite a mezzo di autospurgo, attraverso il servizio di ditte specializzate.
CARATTERISTICHE TECNICHE IMPIANTO DI TRATTAMENTO
Scolmatore (1° modulo) | |
Larghezza vasca | 140 cm |
Larghezza vasca | 160 cm |
Altezza vasca + copertura carrabile | 150+20 cm |
Tipo vasca e copertura | Prefabbricate monoblocco in C.A. |
Marca vasca e copertura | Gazebo |
Dissabbiatore-Disoleatore statico (2° modulo) | |
Larghezza vasca | 250 cm |
Lunghezza vasca | 250 cm |
Altezza vasca + copertura | 250+20 cm |
Diametro tubazioni E/U in PVC | 200 DN |
Volume geometrico vasca | 13,00 m3 |
Volume utile vasca | 10,00 m3 |
Tipo vasca e copertura | Prefabbricate monoblocco in C.A. |
Marca vasca e copertura | Gazebo |
Caratteristiche tecniche dispositivo di chiusura automatica | |
Materiale otturatore a galleggiante | acciaio INOX AISI 304 |
Filtro a coalescenza | poliuretano espanso |
Diametro otturatore a galleggiante | 200 DN |
Caratteristiche tecniche filtro a coalescenza integrato nell’otturatore | |
Materiale | poliuretano espanso |
Superficie utile filtrazione | 0,60 m2 |
Dimensioni filtro | ø 350 x 550(h) mm |
Materiale cestello porta filtro | acciaio INOX AISI 304 |